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Il Rinascimento nella Valle della Loira

Nei prossimi tre anni la Valle della Loira sarà protagonista di una serie di eventi avvenuti nel suo territorio cinquecento anni fa: la prima pietra edificata al Castello Reale di Chambord, la morte di Leonardo da Vinci, avvenuta al maniero del Clos Lucè ad Ambrois e la nascita di Caterina de’ Medici. Per questo motivo, alcuni giorni fa, Madame Catherine Colonna, Ambasciatrice francese in Italia, Francois Bonneau, Presidente della Regione Centre- Val de Loire, Frederic Meyer e Barbara Lovato, rispettivamente Direttore e Responsabile Comunicazione di Atot France, hanno voluto accogliere la stampa ed i proprietari dei castelli della Valle della Loira, presso l’ambasciata francese di Roma, per promuovere le iniziative culturali che si svolgeranno in questa regione nel prossimo triennio. La regione Centre- Val de Loire, dal Medioevo fino agli inizi del XVII secolo, grazie alle splendide ville e castelli,  è stata il principale luogo di residenza dei re di Francia.Per questa sua ricca storia politica e culturale  la Valle della Loira rappresenta per la Francia la culla del Rinascimento. Questa corrente intellettuale ed artistica arriva nella Valle della Loira grazie a Carlo VIII e Francesco I. Per  volontà di questi sovrani, gli artigiani, i creatori di giardini, gli architetti, gli artisti, tutti italiani, trasformano sia le città che le campagne della Loira con la costruzione di castelli, chiese, edifici pubblici, piccoli manoir, case a graticcio e palazzi privati. Il Castello di Chambord, con i suoi magnifici giardini alla francese che occupano sei ettari e mezzo, ospiterà dal 18 giugno fino al 19 novembre 2017 la mostra dedicata a Georges Pompidou e ad alcuni artisti legati a lui quali: Giacometti, Kandinsky, Klein, Soulages. Il Castello Reale di Blois, attraverso la varietà dei suoi stili architettonici, racconta il destino di sette re e dieci regine. Ogni sera, da aprile a settembre, la splendida location si illumina e offre uno spettacolo unico dando vita ad un festival di effetti sonori e proiezioni giganti. Sempre qui, dal 1 luglio al 15 ottobre, sarà possibile ammirare l’esposizione dedicata al principe Gaston d’Orleans che sottolineerà tre aspetti di questo affascinante personaggio: il carattere ribelle nei confronti del fratello sulla politica del regno, la sua passione per l’arte ed il suo mecenatismo. Il Castello di Chaumont- Sur-Loire, ormai di proprietà della regione francese, ospita continuamente mostre fotografiche, incontri e conferenze dedicate all’arte ed alla natura: ogni anno viene ospitato infatti il Festival Internazionale dei Jardins . Il Castello di Clos Lucè fu la residenza di Leonardo da Vinci che proprio qui lavorò a numerosi progetti commissionati dal re Francesco I. La missione della dimora, gestita dalla famiglia Saint Bris dal 1954, è quella di trasmettere al pubblico l’eredità di questo genio del Rinascimento. Verranno aperti infatti gli atelier restaurati di Leonardo Da Vinci e si terrà anche un Festival di Musica Rinascimentale il 22, 23 e 24 settembre. Il Castello Reale di Amboise offre uno dei più bei panorami della Loira: numerosi letterati ed artisti hanno soggiornato qui, tra questi lo stesso Leonardo da Vinci, che riposa nella cappella della dimora. Tramite l’app  “Studio Leonardissimo”  si possono scoprire le opere e la vita del genio italiano. Il Castello di Rivau ha grande particolarità per i suoi interni gotici e per i suoi giardini che riuniscono più di 450 varietà di rose, celebrate fino al 2 luglio con il festival “La vie en rose”. La Cattedrale di Chartres, iscritta al patrimonio mondiale dell’Unesco, è una cattedrale dedicata alla Vergine (Notre- Dame). Le sue 172 vetrate coprono una superficie di 2600 mq e rappresentano ben 5000 personaggi diversi. Le vetrate più antiche sono celebri per il loro “blu di Chartres” e risalgono al XII secolo. Proprio intorno al tema della luce si terrà qui l’evento gratuito “Chartres en et lumiere” fino al 7 ottobre. Anche l’arte contemporanea troverà spazio nella Valle della Loira, grazie alla creazione di centri d’arte unici in Europa. Sono state trasformate in centri d’arte anche aree industriali dismesse come Les Tanneries ad Amilly e Transpalette a Bourges, il Centre de Creation Contemporaine Olivier Debrè a ToursLes Turbulences del FRAC, Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Orleans. In questo ultimo centro, ad ottobre, verrà inaugurata la “ Biennale d’Architettura”. Non solo la cultura, ma anche la gastronomia rappresenta un’attrattiva della regione: basti pensare all’aceto ed alla mostarda d’Orleans, alle lenticchie verdi del Berry, alle fragole Mara des Bois ed agli sciroppi Monin. La scoperta di questa magnifica regione può avvenire anche a contatto con la natura grazie ad un  percorso ciclabile di 4000 km.