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Fashion in Town | 2023©

Mettiamoci una toppa. Impazzano i patch su abiti e accessori

Negli anni ’80 quando il preferito paio di  jeans si lacerava o si strappava non si chiamava destroyed, ma semplicemente bucato. In quelle occasioni le mamme con figlia al seguito andava in merceria a scegliere una toppa da applicare. C’erano semplici o già di strass e paillettes e la ragazza, oltre a rattoppare il caro cinque tasche, dava un tocco personale al proprio abbigliamento. Con la tendenza del denim strappato le toppe rimasero confinate nei negozi specializzati fino a rinascere quest’estate con un nuovo nome: patch. È infatti nuovamente la loro epoca e le passerelle sono invase dalla patch mania. Fiori, farfalle, animali, messaggi impazzano su abiti e accessori, a volte cuciti o stampati sopra come se fossero rattoppi. L’idea è conferire al proprio abito “carattere”, oppure dargli un tocco veramente personale. H&M, Calzedonia e Asos hanno i propri set patch per svecchiare il vecchio capo a casa, mentre Louis Vuitton punta alla personalizzazione con il progetto My LV World Tour.

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Per chi acquista le iconiche bag della maison è possibile aggiungere dei colorati patch ispirati agli adesivi di viaggio, il servizio, su internet o nelle boutique, permette di vestire i pezzi classici Monogram. Cities, Hotels, Heritage, To Personalise (con iniziali e date) e Pop, sono le 5 collezioni composte da 12 adesivi l’uno. Queste le opzioni per un tocco myself, ma anche i grandi marchi non disdegnano la toppa. E oltre ai brand d’alta moda o low cost, anche il prêt-à-porter segue la tendenza.

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È patch mania per Shirtaporter, 5progress, Caban Romantic, Claudie Pierlot e tanti altri ancora. Bando quindi a un outfit monocorde, meglio sbizzarrirsi con simpatici tigri, variopinti uccellini e brillanti fiori.

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