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16a Quadriennale d’arte: Altri tempi, altri miti

Unica esposizione istituzionale dedicata al contemporaneo italiano, torna dopo otto anni la Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma con il titolo “Altri tempi, altri miti” per proporre una mappatura delle arti visive contemporanee in Italia. Promossa e organizzata da Fondazione La Quadriennale di Roma e dell’Azienda Speciale Palaexpo presenta 10 sezioni espositive ideate da 11 curatori, 99 artisti con 150 opere realizzate per l’occasione o recenti. E’ sostenuta dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, e rinnovata dal Presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, Franco Bernabè. Il titolo è ispirato alla raccolta “Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta” (1990) dello scrittore Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) considerata un’opera cult, che offre una narrazione per frammenti dell’Italia attraverso una vertiginosa sarabanda di viaggi nella penisola. Analogamente, la 16a Quadriennale è concepita come una mappatura mutevole delle produzioni artistiche e culturali dell’Italia contemporanea ed è articolata in dieci sezioni espositive – affidata a un curatore (in un caso a due) – ognuna delle quali approfondisce un tema, un metodo, un’attitudine, una genealogia che connota i progetti artistici. Il percorso espositivo è libero e il visitatore – a partire dalla centrale Rotonda che durante la mostra sarà animata da performance, incontri, proiezioni che sono parte integrante dei progetti espositivi di molti curatori – può iniziare la propria esperienza di visita da una qualsiasi delle dieci sale espositive. Con la 16a Quadriennale, è stata avviata una nuova modalità di collaborazione pubblico-privato  creando delle alleanze con partner a partire da progetti ad hoc.

 

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