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Amori sfigati e altre catastrofi

Della community che segue “Amori Sfigati” faccio parte anch’io. Chiara Rapaccini è la creatrice di questo mondo virtuale in cui, ogni giorno, molti perdenti in amore si ritrovano a ridere delle proprie sfighe di “coppia”. Della sua terapia illustrata me ne sono follemente innamorata sin da subito. 

Nata a Firenze, Chiara vive a Roma da più di quarant’anni. Artista, scultrice, illustratrice (disegna da quando aveva 18 anni) e scrittrice per grandi e bambini, insegnante all’Istituto Europeo di Design di Roma, ha disegnato per Corriere della Sera, Manifesto, La Repubblica, Liberal, Messaggero e L’Unità. Ha inoltre collaborato con Espresso online come blogger e con Linkiesta come articolista.  Nel 2016 ha vinto il premio “Andrea Pazienza” come migliore autrice web. Il suo ultimo romanzo “ROSSA” è uscito per La Nave di Teseo Editore nel 2019. Nel 2019 ha realizzato per Rai Storia il documentario “AMORI DI LATTA – incontri ravvicinati con i teen-agers”, per la regia di Graziano Conversano, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella Città”.

Intelligente, cinica, ironica appare ai miei occhi Chiara mentre descrive il suo progetto artistico. Sul suo sito Chiararapaccini.com si legge: “AmoriSfigati è un progetto che nasce nel 2008 con la mostra e la scatolina di carte “LovStori” alla galleria Tricromia di Roma. Nel 2010 viene pubblicato il libro-cofanetto edito da Salani LOVSTORI (Amori Sfigati), una serie di santini sugli equivoci d’amore, sulle goffaggini e le sconfitte della coppia contemporanea, sempre più smarrita e fragile. Le storie e le opere “sfigate” sono state esposte in diverse mostre, raccontate in eventi performativi, appese alle architetture con le lenzuola “Amori Sgualciti” a Bologna, Roma e Napoli, per diventare, nel 2014, un libro interattivo “AMORI SFIGATI” edito da Franco Cosimo Panini e nel 2016 un Ebook de L’Espresso. Diventate un vero e proprio fenomeno web tramite la pagina Facebook, le vignette  sono state pubblicate su L’Espresso, per diventare  blog su Espresso on line, Oroscopo Sfigato su Linkiesta, vignette AmoriSfigatiLibri per Billy, il Vizio di Leggere (TG1) e ancora OroscopoSfigato in radio su RDS”. 

Dell’ Amor che move il sole e l’altre stelle di Dante Alighieri nelle vignette di Chiara non c’è traccia: “Tutti nella stessa barca, noi sfigati, una barca fragile, pochi viveri, mete lontane, curiosità tanta.”

Nelle sue illustrazioni essenziali dialogano quasi sempre uno o due personaggi di profilo: un uomo e una donna, due uomini o due donne. In 12 parole o poco più prendono vita battute di coppia che spiazzano chiunque le legga smascherando le scuse che gli uomini o le donne si raccontano e si bevono a vicenda. 

L’ironia e la dura franchezza di Chiara unita all’assenza di banalità consolatorie e psicologia da quattro soldi, aiuta a vedere tutto per come esattamente è: La verità è che non gli piaci abbastanza.

Bisognerebbe aprire gli occhi, prestare attenzione alle frasi che vengono dette per accorgersi che se un uomo ti vuole, te lo fa capire. Se non ti vuole, cerca di svincolarsi, si nasconde dietro mille scuse e problemi con il Wifi. Quando è così, è inutile insistere. Mollate prima che sia troppo tardi. Perché perdere tempo ad interpretare i messaggi su whatsapp, a cercare giustificazioni per telefonate mancate o per sms non ricevuti? Secondo Chiara bisognerebbe vivere il ruolo dell’amante con più leggerezza anche se “non si gode mai di essere un clandestino”. Fare l’altra è come giocare una partita di calcio restando sempre in panchina in attesa che qualcuno si infortuni. C’è di meglio da fare nella vita che accontentarsi di un amore sfigato o no?

Parlare con Chiara Rapaccini è stimolante, ti fa desiderare di volere una vita folle come la sua, piena di arte, di cinema, di cultura, di libri (ne ha scritti più di 50). Digitando il suo nome su Google esce tra i risultati Mario Monicelli, suo compagno di vita per 35 anni. Su un articolo di Repubblica.it del 2015 leggo una domanda che Simonetta Fiori le rivolge a proposito del regista e la cui risposta mi emoziona:

Non le parlava d’amore ma le lasciava le poesie sotto il cuscino.“Sì, su un foglio di taccuino a quadretti. Quella di Saba era la nostra poesia. Durano sì certe amorose intese quanto una vita e più; io so un amore che ha durato un mese, e vero amore fu. Anche questo è un “memento mori”: guarda che noi potremmo stare insieme solo un’ora, l’importante è l’intensità della nostra relazione. Mi metteva in guardia da se stesso”.

Che cosa meravigliosa è l’amore! Così come le relazioni, anche la vita dovrebbe essere intensa, vissuta con la consapevolezza del tempo che passa. Anche secondo Chiara “muoiono solo gli stronzi”, una citazione di Mario Monicelli che lei fa sua. Cosa significa? “Muore solo chi smette di lottare, chi è morto dentro, chi non conosce il senso della vita”. E RAP, diminutivo di Rapaccini, sa perfettamente come la vita deve essere vissuta. Con audacia e curiosità, non accontentandosi mai di un amore sfigato. 

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