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Il Premio Pushkin assegnato alla presenza del sindaco Virginia Raggi

Presso la sede della Promoteca del Campidoglio si è svolta con successo la seconda edizione del “Premio Pushkin”, il riconoscimento intitolato alla figura del grande poeta russo considerato il capostipite della letteratura russa moderna. Pushkin, nonostante la sua breve vita, ha lasciato un’eredità inestimabile ai posteri testimoniata dal titolo comunemente riconosciutogli di padre della lingua russa e dalla riconoscenza di giganti del calibro di Dostoevskij che lo definì ‘inizio di tutti gli inizi’. Il premio, destinato agli artisti che hanno dimostrato di onorare lo speciale legame che unisce l’Italia alla Russia, è  organizzato dall’associazione culturale “Amici della Grande Russia” fondata ed animata dalla Dott.ssa Yulia Bazarova, organizzatrice degli eventi e promotrice della cultura russa in Italia, e dal Cav. Dott. Paolo Dragonetti de Torres Rutili che è stato già protagonista di numerose iniziative di promozione del patrimonio letterario russo in Italia. Persino il Sindaco di Roma Virginia Raggi ha presenziato l’evento affermando che è sempre più importante creare un ponte di connessione fra l’Italia e la Russia sia per gli scambi culturali che economici. Il premio, consegnato dal Direttore del Centro Russo di Scienza e Cultura Dott. Oleg Ossipov, è composto da tre sezioni: letteratura, giovani e ricerca scientifica ed arte. Il vincitore del premio nella sezione letteratura è il dott. Alexej M. Bukalov, direttore dell’agenzia di stampa ITAR – TASS, distintosi per la sua attività giornalistica e letteraria che ha contribuito a far conoscere la Russia in Italia e nel mondo. Per la sezione giovani e ricerca scientifica è stata premiata la slavista Alessandra Carbone della prestigiosa Università di Pisa. La prof.ssa Carbone si è contraddistinta per la sua importante attività scientifica, che si è nutrita dei valori della cultura russa.Natalia Tsarkova, pittrice di fama mondiale e prima donna a diventare ritrattista ufficiale dei papi,  si è distinta invece per la sezione arte e per aver dato lustro internazionale all’arte russa con la sua straordinaria opera pittorica. L’evento ha previsto la partecipazione di Alexander Avdeev, Ambasciatore Russo presso la Santa Sede, che è stato già Ministro della Cultura della Federazione Russa, dello scrittore e critico letterario Arnaldo Colasanti, dell’avvocato Leo Maria Galati in veste di moderatore dell’incontro, della poetessa Natalia Stepanova, e della pronipote del sommo poeta Pushkin, il soprano Natalia Pavlova. LaPavlova ha allietato i presenti cantando brani lirici, accompagnata dall’orchestra Ghironda, e recitando insieme al talentuoso attoreVincenzo Bocciarelli che ha aperto l’evento proprio con la poesia di Pushkin dedicata all’Italia. La manifestazione è stata arricchita dalla presenza del Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito e dal Presidente della Commissione Cultura del Campidoglio Carola Penna che hanno fatto gli onori di casa insieme al sindaco. Nel corso della serata l’eccellenza della gelateria italiana, rappresentata dall’Ateneo del Gelato Italiano di Cristina Ciferri ed Andrea Fassi, ha deliziato gli ospiti  mediante la degustazione di gelato artigianale ed offrendo, per l’occasione, un gusto speciale ispirato alla vatrushka, il dolce russo per antonomasia. Inoltre un vin d’honneur ed una degustazione di salumi e formaggi organizzati dagli sponsor dell’evento hanno allietato la manifestazione. Il Consorzio Save Italy, il Laboratorio Artigianale Gelatine di Vino, l’Azienda Agricola F.lli Stefanoni. Museo Nazionale delle Paste Alimentari, Progetto World, Associazione di Volontariato Tulipano Rosso, Associazione Culturale Neuhaus Italia, N & Studio Comunicazione, Sova Communication sono gli altri partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Il Premio Internazionale Pushkin è patrocinato dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina, dal Centro Russo di Scienza e Cultura, dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dalla Fondazione Roma Sapienza e dal Centro di Ricerca dell’Università di Pisa. Un’occasione, dunque, per celebrare la feconda influenza reciproca tra due culture, quella italiana e quella russa, che non hanno mai smesso di affascinare il pubblico.