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Leonard Freed

Nato nel 1929 a Brooklyn, in una famiglia ebrea di origine russa e di classe operaia, Freed dedica diversi anni alla pittura. Nei primi anni ’50 visita l’Italia in compagnia di un amico pittore che si guadagna da vivere realizzando fotografie e capisce che anche per lui questa soluzione sarebbe ideale per coniugare la sua curiosità e il suo desiderio di viaggiare, di conoscere il mondo e se stesso. Torna negli Stati Uniti con il progetto di diventare fotografo professionista e cerca i suoi primi soggetti proprio a Little Italy, dove la vitalità e le tradizioni degli italoamericani catturano il suo sguardo e la sua simpatia per sempre. Nel 1954 Freed inizia a studiare con il suo obiettivo le proprie radici ebraiche, prima a New York e poi in ogni dove (Olanda, Germania, Israele) seguendo le tracce di un popolo senza pace, ma fiero delle proprie origini. Molti anni dopo, nel 1984, le immagini saranno raccolte nel libro La Danse des Fideles. Nel 1958 si trasferisce in Olanda, dove sposa la tedesca Brigitte Klück, conosciuta due anni prima a Roma. Quando nel 1963 rientra negli Stati Uniti il tema della discriminazione razziale lo coinvolge visceralmente: segue la marcia su Washington e i suoi protagonisti, ma anche la vita quotidiana degli afroamericani nel quartiere nero della sua Brooklyn. Dalla documentazione del movimento per i diritti civili nasce nel 1965 il potentissimo libro Black In White America. Nel 1972 Freed diventa socio della prestigiosa agenzia Magnum. All’inizio degli anni ’70 si dedica intensamente a quello che lui stesso ha definito uno studio sociologico sulla polizia. Il risultato è un reportage approfondito che verrà pubblicato su numerose importanti testate in tutto il mondo. Le sue opere sono presenti nelle principali collezioni museali in tutto il mondo. Leonard Freed si spegne il 20 novembre 2006 nella città dove abitava dal 1975, Garrison (New York). Fino all’ultimo ha lavorato instancabilmente a nuovi progetti tra cui un libro dedicato all’Italia, il suo grande amore.

 

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