“Lievemente grave” è il nome della prima mostra del 2020 di Galleria Spazio Cima, in via Ombrone a Roma, che si concluderà giovedì 26 febbraio.
La mostra, organizzata e curata da Roberta Cima, è a ingresso libero.
Circa quindici le opere in esposizione, prevalentemente acrilici su tela, di vari formati.
In un’epoca come la nostra, in cui la forma sovrasta impetuosamente il contenuto e in cui non ci sono né ieri né domani, ma solo un eterno presente, spesso senza obiettivi, c’è ancora tempo (e spazio) per credere negli angeli?
Sembrerebbe questo il quesito da cui è partito l’illustratore, pittore e scenografo romano Mauro De Luca, che immagina una nuova versione di creature alate, più social, più tecnologiche ma, al contempo, anche più deboli.
Tra sguardi indagatori e animali intesi come, a loro volta, spiriti guida, tra smartphone e sconfitte eteree, i soggetti dell’artista romano rappresentano, talvolta anche in chiave ironica, la disfatta della speranza e la tangibilità dell’anima stessa.
Oggetto della personale è il difficile equilibrio tra la verticalità dell’esistenza e l’uomo intermedio tra i piani orizzontali del Cielo e della Terra.
“Ho sempre avuto un grande ristoro nello sguardo rivolto agli spazi aperti, ai lontani orizzonti, una contemplazione che si distacca dai propri limiti e gabbie mentali, che ridimensiona, una nostalgia d’infinito – spiega Mauro De Luca – L’attesa è di quella magia che ci sorprende ed allieta quando accade, dell’uscire dalla chiusura del nostro ego e sentirci uniti, la cerchiamo nell’amore, nel sesso, nelle arti, una dimensione da sempre cercata dagli artisti, dai mistici e dagli innamorati”.
Tanti i riferimenti artistici dell’artista.
L’angelo di Caravaggio in “Riposo della fuga in Egitto”, con la sua sensualità e leggerezza, l’ha sicuramente attratto per la realizzazione di tutta la sua serie di creature alate.
Mauro de Luca si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di pittura.
Nell’editoria libraria pubblica come illustratore per De Agostini, Panini, Telemaco, Mondadori, Curcio, Giunti e Dami.
Collabora con diversi giornali e riviste tra cui “La Repubblica”, “Il Messaggero”, “Il Manifesto” e “Max Italia”.