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Fashion in Town | 2023©

Oriental

Lo splendido Salone Ritz del St Regis di Roma ha ospitato l’ottava edizione dell’ORIENTAL un evento inserito nel Calendario dell’ALTAROMA e nato nel 2008 su iniziativa di Nino Graziano Luca ed Habib Mestiri con l’obiettivo di far dialogare la cultura orientale e quella occidentale attraverso i linguaggi della moda e delle arti, approfondendo la storia e le tradizioni reciproche, indagando i segreti ed i misteri di realizzazioni artigianali che esprimono il “bello”.  Un progetto che oramai è attesissimo tra gli appassionati della moda. Circa 500 erano infatti gli ospiti presenti. Nelle precedenti 7 edizioni all’ORIENTAL hanno preso parte stilisti provenienti dall’Egitto, dalla Libia, da Dubai, dal Qatar, dal Libano, dal Kuwait, dall’Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi, dal Bahrein, dalla Giordania ed è stato organizzato in luoghi affascinanti della Capitale: dagli Horti Sallustiani al Tempio di Adriano, dal Palazzo Rospigliosi all’Aranciera di S. Sisto fino a Via Veneto – in alcuni alberghi di lusso. Nell’edizione di gennaio 2012 l’ORIENTAL ha posto l’accento su un altro aspetto del dialogo tra le due aree del mondo, mettendo in risalto ciò che l’Italia fa ed ha fatto per l’Oriente ed il mondo arabo in termini di promozione, aiuti ed integrazione. La prima sfilata è stata quella di Santangelo Collezioni, che ha proposto caftani e broccati, georgette gessati, ricami intensi e linee essenziali per costruzioni malleabili che hanno guidato il pubblico in un viaggio a rebours in tre quadri: nel primo rappresentando il mondo arabo di ogni tempo, ricco di cultura, di tradizione e di sfumature; nel secondo quello attuale denso di speranze ma anche di tragedia; ed infine auspicando un ritorno alla semplicità, alla purezza, alla trasparenza come opportunità per una nuova primavera araba. Elisabeth The First ha portato in passerella degli abiti ispirati ai Balletti Russi, la compagnia di balletto fondata nel 1909 dall’impresario Serge Diaghilev intorno alla quale ruotarono i più importanti personaggi dell’epoca: Picasso, Claude Debussy,  Nijnskij Georges Braque, Henri Matisse, Giorgio De Chirico, Francis Poulenc, Sergej Prokofiev, Maurice Ravel, Erik Satie, ed in particolare Igor Stravinskij  con la cui musica si è aperta e chiusa la sfilata contraddistinta dall’uso di tessuti antichi provenienti dall’Azerbaigian, dal Giappone, dal Kazakistan. Mauro Gala ha incantato per la sua abituale maestria sartoriale e la tipica qualità dei tessuti. La sua collezione, nei toni del rosa e del crema, del bianco e del nero, è dedicata ad una donna contemporanea e dinamica, dalla allure romantica e minimalista, elegante e ricercata. Semplicità di forme, scandite in raffinate silhouette di seta, di lino, di chiffon. E sul finale l’omaggio all’Oriente con un abito da Mille e Una Notte interamente realizzato a mano  come tutta la collezione. Ad indossarlo è stata Tania Bambaci, l’indossatrice che quest’anno ha rappresentato l’Italia alla Finale di Miss Mondo a Londra. A tal proposito un plauso va fatto alla scelta delle indossatrici, tutte elegantissime e sulle quali spiccavano anche Delila Softic, modella che dopo aver vinto nel 2006 il titolo mondiale di Miss Fashion Tv si è imposta a livello internazionale e Marianna Di Martino, che nel 2008 arrivò seconda a Miss Italia dietro Miriam Leone ed oggi è anche una brava attrice, come ha dimostrato nel reading dalla Casa di Kyoko di Mishima che ha regalato al pubblico dell’ORIENTAL. Nel corso dell’evento, presentato con la consueta bravura da Nino Graziano Luca, sono stati consegnati gli Oriental Award – realizzati da Michele Affidato Maestro Orafo che crea anche i premi del Festival di Sanremo – alla Professoressa Matilde Mastrangelo, Direttrice del Dipartimento di Studi Orientali dell’Università di Roma “La Sapienza”; all’Istituto Mediterraneo di Ematologia; al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi per il lavoro svolto con la Comunità di Sant’Egidio. Sono stati inoltre presentati tre volumi: Il sogno infranto scritto da Souad Sbai; Islam tra pace e guerra scritto da Antonella Colonna Vilasi; ed Essere cittadino italiano di Marco Angelelli.

 

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