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Fashion in Town | 2023©

Rani Zakhem omaggia Dalida durante AltaRoma

Dalida e la sua misteriosa figura, l’artista che negli anni 70 ha affascinato il pubblico per il suo straordinario talento canoro e la sua incredibile bellezza è stata la musa della sfilata di Rani Zakhem, stilista libanese, che nei giorni scorsi ha deliziato il pubblico di AltaRoma con una performance dalle atmosfere del jet-set degli anni 70 e 80. Nel trentesimo anniversario della morte di Dalida anche la moda oltre che il cinema, grazie all’uscita del film con la modella Sveva Alviti, rende omaggio a questa diva misteriosa. L’ispirazione di Rani nasce dai costumi di scena della cantante franco-egiziana,  declinati nello stile ricco e allo stesso tempo etereo che ha da sempre caratterizzato le collezioni del designer. Una tavolozza di colori che comprende il lilla, il giallo, il verde nelle sfumature pastello e nei toni del lime, il rosa, il blu e il rosso carminio.

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Ecco sfilare le jumpsuit, morbide e avvolgenti, che danzano attorno alla figura; gli abiti scollati all’americana che lasciando la schiena scoperta e che cingono il collo con fasce a volte sottili e a volte avvolgenti, rese più importanti da dettagli di ricco ricamo in pietre e cristalli; gli abiti morbidi e scivolati, i cui volumi si allargano verso il basso e segnano la figura attorno al busto; i mini abiti da cocktail che si impongono per l’allegria del colore e per a preziosità delle lavorazioni. E poi ancora gli outfit in cui le maniche a pipistrello danno una connotazione precisa alla silhouette, gli abiti a sirena con le scollature asimmetriche e impreziositi da ricami floreali;  le gonne corte e danzanti per una notte di gioia e divertimento senza fine.

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Tessuti giocati in un contrasto di lucido e opaco a sottolineare le costruzioni asimmetriche di plissé e infine l’abito da gran sera beige e oro con effetto nudo e scintillante come quei meravigliosi anni. Un richiamo concettuale, un codice stilistico ed un omaggio agli anni in cui  venivano esaltate la dinamicità e un’idea tutta nuova di libertà, che per Rani Zakhem viene rappresentata al meglio nella figura di Dalida, con le sue contraddizioni,  la sua arte e il suo fascino assoluto.

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