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Bookcrossing

IL MESSAGGERO 7.11.2007
BOOK CROSSING AL VELVET FASHION CAFE’

L’idea è semplice ma ben congegnata. E’ sufficiente avere uno o più libri inutilizzati, o perché già letti, o poiché considerati dei doppioni e rilasciarli in un determinato punto per far sì che altre persone possano trovarli. Se poi l’unica ragione per lasciare i libri dovesse essere unicamente diretta a fini divulgativi, per consentire, tanto per intenderci, a chiunque di scoprire la bellezza di una determinata opera tanto meglio. Il meccanismo non deve necessariamente basarsi sul principio sul principio della reciprocità quindi chi volesse prendere tali testi non è tenuto per forza a lasciarne altri. Questa iniziativa, denominata Book Crossing, diffusa in tutto il mondo, sta prendendo piede anche in Umbria. In rete è anche possibile trovare un portale che si occupa dell’evento. A Perugia fautrice dell’idea è stata una ragazza: SoniaRondini che, di concerto con il Velvet, discoteca nei pressi del centro storico, ha dato vita a questa trovata. E’ bastato un tavolo predisposto presso la discoteca perugina e tanta buona volontà affinché il tutto partisse. Tra un’occhiata ed un’altra, dopo un primo momento di imbarazzo unito ad una certa curiosità, la gente ha cominciato a prenderci gusto depositando o decidendo di prendere qualche libro. Dall’habitué della discoteca fino all’avventore occasionale l’interesse per quei testi posti su quel tavolo in un angolo del locale è andato crescendo. Se l’obiettivo era ed è quello di diffondere quanto più possibile la cultura del libro, anche per i fruitori che non possono necessariamente permettersi determinate spese, a giudicare dal via vai ravvisato al Velvet tale scopo verrà raggiunto in fretta. Va da sé che affinché la cosa possa prendere piede è necessario che il passaparola sia abbastanza efficace ma non è l’unico elemento importante come sottolinea l’ideatrice dell’iniziativa Sonia: ” L’idea del book crossino è molto semplice e condivisibile: se sei innamorato di un libro non ti piacerebbe farlo leggere a più gente possibile”? Il concetto non fa una piega ed è pienamente condivisibile, ma come nasce il tutto e soprattutto perché proprio a Perugia? “E’ bene ricordare-chiarisce la Rondini facendo un excursus storico- che tutto cominciò in America tra il 1999 e il 2001, allorquando gruppi di ragazzi lasciavano libri sulle panchine sperando che la gente andasse a raccogliere i testi liberati. E’ da questa abitudine che muove la mia iniziativa e aggiunge l’idea del Velvet -spiega- è quella di regalare un pò di cultura ai suoi clienti, regalare qualcosa che rimanga e accresca chi si impossessa di un libro scovato casualmente in un posto che poi culturale non è”. Sonia poi chiude con un auspicio che è anche un invito alla lettura ed alla divulgazione culturale per tutti gli interessati. “Liberare libri e fare in modo che la gente possa ritrovarli costituisce la principale finalità di questo progetto e, mi auguro che il tutto possa realizzarsi al più presto. Inoltre spero che si instauri un meccanismo di diffusione sempre più esteso. La mia – conclude Sonia- non è altro che una scommessa. Nulla più”.

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