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Bilancio positivo per Umbria Jazz 2014 che dimostra che il Jazz non è in crisi

Tornerà il prossimo 10 Luglio 2015 la nuova edizione di Umbria Jazz che per nell’ultima edizione da poco conclusasi ha dimostrato che il Jazz non è in crisi. Il primo weekend ha visto l’Arena, i Giardini Carducci e Piazza IV Novembre popolati da pochi “irriducibili” della musica decisi a sfidare i malumori e i capricci celesti. L’ultimo weekend, riscaldato dal sole tipico di questo periodo, ha visto la gente riversarsi nei luoghi all’aperto per godere della musica e del suo contorno. I concerti indoor hanno attirato un pubblico numeroso,quello dei fan più esigenti ma anche di coloro pronti ad accogliere le proposte più “fresche”. Che il Jazz goda di ottima salute lo dimostrano gli oltre 30.000 paganti per circa 800 mila Euro di incasso da biglietti e merchandising. Le grandi certezze di Paolo Fresu, John Scofield e Roy Hargrove, la novità degli Snarky Puppy hanno entusiasmato il pubblico del Teatro Morlacchi facendo il tutto esaurito. “La combine” Fiorella Mannoia con Danilo Rea e Fabrizio Bosso, preceduta da Natalie Cole, ha fatto centro coinvolgendo il pubblico dell’Arena Santa Giuliana in una serata memorabile. Le nuove forme sonore vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra i vari generi musicali al Palazzo della Penna hanno interessato un pubblico giovane e non. La Sala Podiani presso la Galleraia Nazionale dell’Umbria ha accolto un pubblico osannante per l’esibizione del duo Mountain Men. Non hanno deluso i giganti come Herbie Hancock con Wayne Shorter e il duo Michel
Camilo-Hiromi. Entusiasmo tra i govani per l’esclusiva italiana dei Roots dove io tra l’altro c’ero!  Il festival chiude con una giornata dedicata al jazz italiano, con il convegno sullo stato del jazz tricolore e il tributo a Trovajoli, e alle grandi voci di Al Jarreau e Mario Biondi. Infine abbinamento sempre vincente tra musica e cibo al Ristorante dell’Arena, alla Bottega del Vino, al ristorante la Taverna e all’Hotel Brufani Palace per gli aperitivi, i brunch e le cene.

Ph. Karen Righi

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