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Formentera: “l’ultimo paradiso del Mediterraneo” si prepara per l’estate

Chiamata “l’ultimo paradiso del Mediterraneo”, Formentera è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Baleari. Ma a cosa deve questa definizione così poetica?

Innanzitutto il merito più grande va a madre natura che qui, ha concentrato spiagge caraibiche, mare cristallino ed una macchia mediterranea profumatissima. Il tutto in un fazzoletto di terra di soli 83 km².

Già solo questo basterebbe per capire come mai sia stato definito un luogo paradisiaco… ma c’è altro. Parliamo di qualcosa di impalpabile e tangibile allo stesso momento, qualcosa che si sente nell’aria ma si percepisce attraverso la mente. Cosa sarà mai? È l’energia di Formentera, il suo “genius loci” che aleggia tra le stradine sterrate, che si manifesta nella brezza marina e che vi scalda la pelle durante il giorno. 

È l’anima di questa isola, una sensazione inspiegabile che ammalia e strega chiunque la visiti. Si dice infatti che, una volta vista Formentera dopo non se ne possa più fare a meno.

E non è una leggenda: tantissimi turisti anno dopo anno confermano la loro presenza sull’isola. Insomma Formentera crea una sana dipendenza!

Cosa vedere a Formentera? Le sue spiagge, paragonabili solo a quelle di remote mete esotiche, rappresentano l’attrattiva maggiore. Dalla celebre Ses Illetes inserita anche nella classifica delle spiagge più belle d’Europa fino alla lunga e selvaggia Playa de Migjorn, avrete solo l’imbarazzo della scelta.

In una settimana di vacanza, questo il tempo minimo consigliato per scoprire l’isola, potrete visitarne ogni giorno una diversa.

Aspettatevi distese di sabbia bianca che digradano verso un mare cristallino, piccoli e caratteristici chiringuito fronte mare e l’aria pura ricca di iodio. Sembra una cartolina, vero?

Tra bagni rigeneranti ed una tintarella invidiabile siamo certi che amerete subito quest’isola.

A proposito delle spiagge è importante sottolineare come il naturismo sia un’attività ben accettata a Formentera. Probabilmente nata quando una grande comunità hippy si insediò sull’isola alla fine degli anni ‘60, la nudità non è vista come scandalosa. Anzi, è proprio un uso comune per tanti amanti di Formentera.

Non abbiate quindi remore a togliervi il costume, se frequentate spiagge non troppo affollate troverete numerose persone nude.

I piccoli bar sulla spiaggia, detti anche chiringuito, sono un altro punto forte della “isla bonita”. Ne esistono veramente tanti ma ce ne sono alcuni storici e per questo motivo imperdibili. 

È il caso per esempio del Piratabus, un chiringuito sulla spiaggia di Migjorn. Questo bar, che un tempo era un vero e proprio bus riabilitato dalla fantasia dei proprietari a piccolo e spartano locale, ha segnato la storia degli aperitivi (e non solo) a Formentera.

È stato infatti un luogo di aggregazione, dove gli hippy arrivati potevano fare nuove amicizie, cantare, suonare la chitarra e condividere le giornate con altri compagni d’avventura.

L’atmosfera di allora, scanzonata e frivola, sembra essersi congelata nel tempo: ancora adesso il Piratabus è un posto senza fronzoli dove si può bere uno dei mojito più buoni dell’isola ed assistere a tramonti strabilianti.

Un altro chiringuito decisamente senza pretese e che assomiglia ad un rifugio per naufraghi è il poco distante Kiosko 62. Anche questo è un’istituzione sull’isola. Gestito da isolani, cordiali e molto simpatici, è un piccolissimo porto di mare con via vai esagerato, soprattutto al momento dell’aperitivo.

Se vorrete bere, guadando il mare riparati solo dalla rete da pesca che funge come tetto, vi consigliamo di non arrivare troppo tardi. 

Altra eredità della comunità hippy, che elesse Formentera come il proprio rifugio da una globalizzazione sempre più imminente, sono i coloratissimi mercatini artigianali. Queste fiere, dalla dimensione variabile sono sparse un po’ su tutta l’isola. 

La più grande e scenografica è quella che si svolge il mercoledì e la domenica nel paesino di La Mola.

In quei giorni, le bancarelle dei vari artisti vengono allestite in una piazza accogliente che ospita anche uno spazio per piccole performance canore: sono proprio queste ad animare il caratteristico mercatino.

Cantanti e ballerini vari si alternano allietando il pubblico, il quale, partecipe, contribuisce a creare un’atmosfera che sembra venire da un’altra epoca. Inutile dirvi che vi sarà impossibile non acquistare nulla! 

Un altro mercatino molto bello è quello prettamente artistico di Sant Ferran. Nel centro abitato, precisamente lungo la strada pedonale che costeggia la chiesa, troverete piccole bancarelle che hanno però l’aspetto di un atelier.

Gli artisti presenti, spesso persone molto capaci e ricche di talento, espongono infatti le loro opere come in una galleria d’arte.

Se siete alla ricerca di qualcosa da appendere in casa al vostro ritorno questo è il posto giusto per voi.  Si svolge tutte le sere della settimana ad eccezione del mercoledì e della domenica. 

Infine, non potevamo non parlarvi di quello sul lungomare Es Pujols.

Il mercatino serale, in questa località che è il cuore pulsante dell’isola, si svolge ogni giorno da maggio ad ottobre dal pomeriggio fino a mezzanotte.

Molto caratteristico e fornito di tantissimi articoli è forse uno dei più frequentati.

Fate caso alla prima bancarella del lungomare, è quella di Juan, un uomo piccolo con la pelle raggrinzita dal sole, che pare sia l’ultimo vero hippy dell’isola… lasciamo a voi l’ardua impresa di scoprirlo!

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