Penelope Cruz ritrova per la 3° volta Fernando Trueba regista e sceneggiatore spagnolo che vinse 22 anni fa il premio Oscar “straniero” grazie a Belle Époque. L’occasione è il set “The Queen of Spain”, vero e proprio sequel de La niña dei tuoi sogni, uscito in sala nel 1999, che portò la Cruz a vincere il suo primo Goya.
Divertente la storia in onda dal 22 marzo su Prime Video e distribuito da 102 Distribution: Macarena Granada, grande diva “Hollywoodiana” di origini spagnole, torna nella sua terra d’origine per interpretare i panni della regina Isabella di Castiglia in un kolossal di coproduzione ispano-americana. L’occasione la porta sulle tracce di vecchi amici, antichi e nuovi amori e in un eroismo rivoluzionario di cui non si immaginava capace contro il regime franchista.
Fernando Trueba, il regista di “The Queen of Spain”, alle domande sul film risponde così:
Il suo film è un omaggio ai comici? Racconta di un gruppo e dei suoi rapporti di amicizia e, naturalmente, dell’amore per il cinema e la
sua gente. Due dei film che più mi piacciono sul cinema nel cinema sono Effetto Notte, in cui girano un film senza importanza, e Ed Wood, sul peggior regista della storia, che faceva film deplorevoli, ma entrambi raccontano l’amore per la sua arte: il protagonista di quello di Tim Burton è un sognatore. Nel mio girano uno di quei film pseudo storici che a me non piacciono.
La carriera di Penélope Cruz sembra simile a quella di Macarena. Solo nel modo in cui entrambi hanno avuto successo a Hollywood e hanno anche girato film nel loro paese. Ci ho giocato un po ‘, ecco perché Macarena è anche un premio Oscar. Mi è piaciuto usare immagini speculari. E poi nel primo film Penelope era giovane, e questo era giusto per La nina dei miei sogni, oggi la sua grande esperienza, il riconoscimento mondiale, il suo fascino, il fatto che lavori sia in America che in Spagna, è perfetto, quasi reale per The Queen of Spain.
Entrambi i film sono strutturalmente speculari. In entrambi vediamo Macarena confrontarsi faccia a faccia contro i tiranni, entrambi mettono i loro personaggi in situazioni comiche, ed entrambi hanno numeri musicali sbalorditivi … Volevo che i film fossero molto diversi ma anche che avessero delle cose in comune. Nel primo ho usato i cinegiornali dell’epoca per i titoli di testa, in questo sono andato un passo oltre e ho usato i cinegiornali per commentare come il mondo era cambiato negli anni tra i film, ma anche per vedere i personaggi evolversi. Per quanto riguarda la sequenza musicale, mi chiedevo come avrei potuto includere una canzone, dato che il film che stanno girando è un film biografico di Isabella I Regina di Castiglia, non c’era spazio per le canzoni. All’improvviso ho pensato scherzosamente a come Hollywood guardasse alla storia in modo molto superficiale, quindi avere Isabella che canto “Granada” dopo aver conquistato Granada aveva senso. L’idea mi ha reso così felice.
In The Queen of Spain vediamo come l’arte può fare la differenza. L’arte e il cinema possono salvarci? L’arte è ciò che ci rende umani, molto più di ogni altra cosa. La vita non può essere spiegata solo attraverso la scienza e la storia. L’arte ci aiuta a vivere, di avere empatia, di guardare la sofferenza degli altri e piangere con loro, o di ridere con loro. Penso che anche la commedia più evasiva ti aiuti a vivere.