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Atene: una città magnetica

Quando ho voglia di trovare il mio equilibrio faccio un biglietto per la Grecia e parto. Così, d’istinto. Perchè so già che lì sarò in perfetta armonia con me stessa. “Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole“. Charles Baudelaire.

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Dire Atene significa parlare dell’Acropoli, dei locali e del cibo. Non della gente che, a differenza delle isole viste quest’estate (Paros, Naxos e Mykonos), è più chiusa e facile alla risposta polemica. In pochi giorni (3) ho imparato quanto segue: 1) mai andare il 1° dell’anno: tutti i negozi sono chiusi, anche i franchising (H&M, Zara, Sephora, adidas…). Se pensate di contribuire con i vostri soldi all’economia della nazione, vi sbagliate. Se non interessa loro, figuratevi a me… Pregate di non capitare, poi, durante il ponte perchè, impietosi, i greci continuano a far rimanere chiusi i negozi; 2) il biglietto dell’autobus (εισιτήριο) per l’areoporto (αεροδρόμιο) costa 5,00 euro mentre il biglietto urbano 1,20 euro ed è valido per la metro, il tram e i bus; dura 90 minuti; 3) la metropolitana (aperta dalle 5.30 a mezzanotte) è pulita, ordinata e controllata. 3 sono le linee (rossa, blu e verde) e i treni sono sempre in orario;

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4) l’Acropoli merita tutta la vostra attenzione e tutto il vostro tempo. Vi emozionerete a visitare il Partenone, il tempio di Atena Nike, il teatro di Dioniso, l’Odeo di Erode Attico, il santuario di Asclepio. Tutto quello che avete studiato sui libri, è lì davanti a Voi! Il biglietto di ingresso costa 12 euro e vi da accesso a 6 siti archeologici interni all’acropoli;

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5) il Museo archeologico è a pochi passi dall’acropoli. Potete ottimizzare i tempi e visitarli lo stesso giorno. Il biglietto costa 5 euro ed è poco se considerate ciò che si cela all’interno delle sue mura (14.000 mq di storia su una superficie totale di 25.000 mq). Su tutto, discorso a parte, meritano le Cariatidi, le statue di marmo simbolo dell’Acropoli di Atene : 2500 anni di storia e 2,3 mt di altezza ognuna. Imponenti. E per la parte ludica che si nasconde in ognuno di noi, un giretto merita il plastico di lego che riproduce l’acropoli;

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6) saranno pure in crisi, ma i Greci hanno dei club fuori dal comune. Stupefacente la selezione musicale e il numero di locali che sono sempre strapieni di gente. Qui non si va mai a dormire prima delle 6! Tra quelli visti segnatevi Booze (alternativissimo), Noel (aria ed atmosfera da bistrot parigino) e Clumsies (il livello dei cocktail è altissimo);

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7) il cibo è “tanta roba!”, too much! Porzioni esagerate e molto pesanti per i condimenti adoperati. Tra i piatti da provare assolutamente: la Mousaka (melanzane, carne macinata, cipolle, patate, burro e farina), Souvlàkia (piedini di carne di maiale, pollo o agnello) e ovviamente l’insalata greca con la feta, le olive e i cetrioli tagliati;

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8) tra i ristoranti, citato da tante guide, compare Atitamos. E ci credo! La carne è spettacolare quasi quanta la gentilezza, fuori dal comune, del proprietario; 9) i taxi sono tantissimi ed economicissimi. Pensate, sono appostati persino vicino le fermate degli autobus. E per chi mi conosce, sa bene che io so resistere a tutto, tranne al fascino della comodità di un taxi;

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10) il cambio della guardia ha qualcosa di magnetico. Sarà il movimento, lento, sarà il rumore delle scarpe, sarà il fascino della divisa o del ponpon sulle scarpe (più probabile quest’ultimo), ma questi attimi meritano di essere ripresi e conservati tra i vostri ricordi di viaggio.

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Che dire? Ci sono viaggi che ti segnano. Atene è tra questi. Scoprendo Atene, ho riscoperto ancora una volta me. E non è poco, credetemi.

 

Canzone consigliata per la lettura: 

 

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